2 dic 2013

PANNELLI FOTOVOLTAICI DALLE ARANCE...L'ITALIA DI OGGI NON E' SOLO DISTRUZIONE!!!!


Dalle arance: la rivoluzione del progetto “Sagro”



Come sempre il genio, e le capacità degli Italiani non muoiono mai...nonostante i Poteri Internazionali abbiamo cercato di distruggere le nostre potenzialità..... Non dobbiamo mai scordare che gli Italiani e l'Italia, così ricchi e ricca, hanno sempre creato senso di competizione in tutti gli altri paesi...che avrebbero voluto impossessarsi di ciò che ci appartiene!


Ecco una bellissima notizia, ma ce ne sono tantissime come questa, che mettono in luce la parte più bella dell'Italia e non soltanto le solite schifezze che propinano i Media Nazionali di ogni categoria........L'Italia e la sua collettività OGGI non è soltanto "colore NERO" come vogliono farci credere, ma continua ad avere "TUTTI I COLORI DELL'ARCOBALENO". E' importante che noi continuiamo a cercare le BUONE NOTIZIE per impedire il terrorismo psicologico a cui siamo sottoposti, e in questo modo, con maggiore serenità pur nella consapevolezza che ci sono problemi da risolvere, POTREMO AVERE PIU' LUCIDITA' PER CAPIRE QUALI SOLUZIONI COLLETTIVE SERVONO.

LEGGETE QUANTO SEGUE TRATTO DA CN MEDIA:

Catania 29.11.2013 (CN) - Anche dagli scarti delle arance si può produrre energia. In Sicilia è stato avviato il progetto "Sagro" che prevede di creare pannelli fotovoltaici dai prodotti locali. L'idea è della Facoltà di Agraria di Catania e del Consiglio nazionale delle ricerche (Dipartimento energia e trasporti di Messina) insieme ad alcune aziende private: Jo consulting, Ortogel, Anmr e Tozzi Renewable Energy.

L'obiettivo è sostituire una materiale come il silicio, usato abitualmente nei pannelli fotovoltaici, con un prodotto naturale. La sostanza "preziosa", che dovrebbe essere estratta allo scopo, è quella che determina i pigmenti coloranti delle arance. Le bucce di arance, infatti, sono candidate ideali, ma si parla anche degli scarti del melograno.

Le opportunità che un progetto come Sagro potrebbe determinare per la Sicilia sono enormi. Si parla di nuova occupazione per la creazione dei moderni pannelli fotovoltaici, ma anche di una nuova fase di sviluppo in campo agricolo. Un progetto che, oltretutto, è a impatto zero per l'ambiente. I nuovi pannelli serviranno il settore dell'edilizia, ma potranno essere usati anche per ricaricare pc, tablet e cellulari.

Per Alessandra Gentile, docente ordinario di Arboricoltura generale e Coltivazioni arboree, "dipenderà dalle industrie decidere come di utilizzare il progetto. Ma si tratta di un'opportunità per avere energia quasi a costo zero e con un marchio territoriale".

1 dic 2013

UN NEGOZIO ... SI, MA GRATUITO !! ANCOR PIU' DEL BARATTO !!




Le parole «date e prendete» esprimono, riassumono l'iniziativa di un negozio gratuito lanciato a Forest all'inizio
del mese d'agosto.

Non si tratta nemmeno di baratto, poiché viene rifiutato qualsiasi cambio valuta, qualsiasi calcolo.

Potremmo così venir via con un servizio completo di piatti pur essendo arrivati a mani vuote.

Nemmeno la pubblicità, solo il passaparola.

Aperto ogni giovedi e domenica, dalle 14 alle 18, il negozio gratuito non si svuota.

All'interno, le persone rovistano fra la moltitudine di oggetti e vestiti ammucchiati nei 20mq al 195 dell'interrato di Forest a Saint-Giles.

Piatti, stoccaggi, peluches, libri, cd, dvd, scarpe...

Gli oggetti ingombranti creano un repertorio di piccoli annunci: una colonna «io offro», una colonna «io cerco», creando un circuito autonomo, (così spera l'equipe del negozio gratuito), che si svilupperà.

Le iniziative di questo genere, vicine ai «mercati gratuiti» ed altri «grandi doni», sono molteplici: una preoccupazione ecologica di condividere l'abbonzanza e di riutilizzare ciò che può esserlo, una preoccupazione economica, sociale e una dimensione relazionale, poiché un negozio o un mercatino gratuito sono anche un luogo d'incontri e di multiculture. Iniziative da disseminare un po' ovunque.


Fonte: AgendaPlus Octobre 2013 n° 251
Leggi articolo (in francese)

15 nov 2013

GURU MODERNI .... ?

LETTERA DI UNA RAGAZZA

Lettera scritta da una delle ragazze coinvolte all'epoca, nel CSA .

Ecco il testo integrale, prelevato da questoSITO WEB:

Lettera di E. - Novembre 2006 Arrivai al CSA una sera d'ottobre (2004); avevo 15 anni e, avvolta in un grande maglione, nascondevo il mio viso che piano piano perdeva le fattezze dell'infanzia ma ancora lasciava trasparire la purezza di una bambina che muoveva i suoi primì passi alla ricerca di risposte. Quale luogo migliore per una bambina sognatrice? Alla percezione visiva solo abbracci, carezze, parole d'amore... anzi, sembrava che vivesse solo l'amore in quel luogo, tra quelle persone. Continuai ad andare alle riunioni; era bello cullarsi in ideali universali, davano certezze e risposte. Così crescevo e senza accorgermene mettevo da parte la purezza di quella bambina ma non la sua ingenuità. La prima volta che vidi Massimo lui venne subito da me, chiedendomi un incontro durante il quale stabilì che ero una ragazza indaco. Lo trovai un termine bizzarro, a cui spesso cercavo di attribuire un significato. Forse voleva dire essere un po' speciali... ma perché c'era bisogno di avere un nome? Che cosa faceva una ragazza indaco? Perché era diversa dalle altre? Ai miei occhi ogni essere era un po' speciale, ciascuno a modo suo, e comunque vedevo sempre la luce in ognuno Massimo radunò tutti coloro che considerava ragazzi indaco in una riunione a Ghiggerì (estate 2005). Era così emozionante trovarsi tra tanti sguardi nuovi, non importava sapere lo scopo di quell'incontro: avevamo fede. Cominciammo a trovare nel nome "ragazzi indaco" rifugio dai nostri piccoli ostacoli quotidiani, come il sentirsi incompresi od esclusi, la difficoltànel comunicare, giustificandoli con il fatto che noi eravamo speciali e la società non era in grado di comprendere. Così volevamo portare un messaggio nuovo al mondo vivendo fuori dal mondo. Senza che ce ne accorgessimo lo sguardo limpido che ci aveva uniti nei primi istanti del nostro incontro andò sporcandosi con il trascorrere del tempo, poiché si creò uno standard secondo il quale comportarsi, uno standard anche nel guardarsi. Dovevamo lasciar trasparire solo amore perché noi eravamo l'amore. Intanto ci dimenticavano che l'amore vero non è una costruzione che si esprime attraverso schemi ed esempi. Un Anno dopo all'età di 16 anni ebbi il mio primo rapporto sessuale con il ragazzo di cui ero innamorata. Sentivo di avere compiuto un grande passo verso la femminilità, verso il diventare donna. Massimo se ne accorse istantaneamente e da quel momento anche il mio corpo fu violato. Che cosa doveva diventare una ragazza indaco? Una sacerdotessa Che cosa è una sacerdotessa? Colei che usa la sua sensualità come strumento di guarigione. Attraverso quale mezzo? Il suo corpo. Il corpo doveva essere donato per portare alla guarigione e risvegliare l'anima degli uomini. Massimo mi avrebbe iniziata a questo compito, avrebbe affrontato insieme a me i miei problemi sessuali, che diceva di vedere chiaramente, mi avrebbe guidata verso l'amore incondizionato. Ma tutto questo presupponeva il contatto diretto con il mio corpo. Il rifiuto per una sacerdotessa non esisteva, perché amava tutti incondizionatamente e la sua gioia stava nel donarsi. Non importava che cosa le trasmettesse la persona con cui faceva l'amore il suo corpo oltre alla sua bellezza interiore era di tutti e soprattutto di Massimo. Così cominciarono le richieste di spogliarsi, di lasciarsi toccare nelle parti intime. Quando si trovava di fronte al mio rifiuto, Massimo mi incoraggiava assicurandomi che mi avrebbe portata verso la strada della luce, dicendo che non potevo rifiutarmi che dovevo imparare a donarmi incondizionatamente ed ignorando il mio malessere che si esprimeva anche fisicamente con una notevole rigidità. Per assolvere al mio compito non trovai altra via che cancellare ogni tipo di emozione. Riuscii per un certo periodo a rifiutare l'atto sessuale vero e proprio, che con lui sentivo "sporco" e mi faceva ribrezzo, adducendo tremolanti scuse, finché un giorno, vinta dalle continue insistenze, cedetti. Massimo fu creatore, spettatore e partecipe di incontri intimi ed effusioni erotiche tra tre ragazze (due delle quali minorenni) me, V. e V, che si volevano bene come tre amiche, senza desiderio. Invece fummo indotte a questo genere di incontri perché anche questo faceva parte della nostra lezione. Insieme al rapporto con la mia intimità scomparvero il mio ciclo mestruale e kili di peso, ma tanto ero vittima di quella trappola da non interpretate questi fenomeni come un segnale di grave malessere. Dopo quattro mesi caratterizzati abbastanza frequentemente da questo tipo di episodi un giorno mi guardai allo specchio. Il mio viso era pallido e smunto, il mio colore sembrava appassito. Mi domandai: "Dove è E.? Dove sta andando? Quale strada ha imboccato? E le sue gote colorite, perché sono svanite? Insieme a loro ho lasciato portare via la mia purezza e la mia naturalezza' ... la purezza di quella bambina sognatrice era svanita ... Decisi che doveva avere tutto una fine. Così è stato. Continuai con apparente scioltezza la mia vita, senza avere il coraggio di domandarmi che cosa tutto ciò avesse comportato in me. Lo nascosi come un umiliante segreto anche a me stessa, dimenticando. Ricordai e ne parlai solo nove mesi dopo. Il mio ciclo tornò, ripresi ad alimentarmi normalmente, insomma smisi di negare e di nascondere il mio essere donna e cominciò la guarigione. Ho scritto frammenti della mia storia non come accusatrice, non come giudice, ma semplicemente come messaggero, con l'augurio che queste parole possano essere strumento anche della vostra guarigione e possano aiutarvi ad individuare e seguire la VOSTRA strada, la VOSTRA verità. Sto camminando verso un nuovo orizzonte e dedicando la mia energia a bambini che con semplicità e purezza cercano e trovano il loro modo di comunicare con i cavalli. Tutto il mio essere è con loro. Invito ognuno di voi a venirci a trovare e, se vuole, ad apportare la sua scintilla per contribuire a creare... le porte sono aperte a tutti. Buon cammino anche a voi. Con tutto il mio cuore. E.

8 giu 2013

LA DONNA E L'UMANITA'

<Ora bisogna che tutte noi donne della Terra ci uniamo,
non per combattere contro la figura maschile, ma con la volontà di rigenerare l’umanità. Malgrado la loro
intelligenza e le loro capacità, gli uomini non possono fare grandi
cose in questo campo.
E’ alla donna, "alla madre" che è stata affidata
questa missione, proprio perché la natura ha dato a lei la capacità,la possibilità di trasmettere al bambino che deve nascere una
serie di impronte che gli saranno utili per tutta la vita.
E' alla donna che viene chiesto principalmente il Coraggio di agire in sé,  anche per gli uomini, che non possono farcela da soli.
Ecco perché è necessario diventare coscienti di questa nostra

grandiosa missione e a nostra volta diffondere ciò nel mondo ad altre donne,
quelle che vivono tuttora all’oscuro di queste loro doti.
Questo ideale, questo desiderio di essere utili ci riempirà il cuore,
l’anima e lo spirito.
Ci sentiremo sempre ispirate, sempre ricche,
perché questo ideale di contribuire alla felicità dell’umanità ci

sosterrà, ci nutrirà.
Fintanto che non porteremo questo ideale nella vostra vita, nulla ci
potrà soddisfare; qualsiasi cosa possediamo o facciamo, sarà sempre
nello stesso stato di insoddisfazione.
Soltanto la preoccupazione di
compiere la missione che Dio ci ha affidato e di fare nel migliore dei

modi tutto ciò che il Cielo si attende da noi, ci renderà raggianti,
luminose e felici.
Con il mio nuovo libro ho soltanto la voglia di comunicare quanto è divenuta importante la nostra rinascita non solo per noi stesse, ma per l'intera collettività.... quanto potenziale sia dentro di noi, ma lo abbiamo dimenticato in tutti questi "millenni" trascorsi...
e soprattutto quanto potremo fare tutte insieme....>
(Elena Gennai) 

Tra Cielo e Terra Edizioni

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31 mag 2013

URLA UNA MADRE SULLE CAUSE DEL BULLISMO


Come madre voglio urlare il mio sentire sul fenomeno chiamato “Bullismo”

Apprendo la notizia:

PUNTO NOTTE- TG5 -  STORIE SUL BULLISMO
DUE SUICIDI -  UNA RAGAZZA DI 15 ANNI  ED UN RAGAZZO DI 16

IN TELEVISIONE LA MAMMA DELLA RAGAZZA  SEMBRA POSARE INSIEME AL SUO AVVOCATO
 (Almeno è ciò che mi hanno trasferito... mi sono ascoltata e ho percepito in me tristezza nei confronti della razza umana, nonostante la mia natura ottimista.)

Cosa sento?

Ecco cosa sento e urlo, come madre!

Il bullismo.

Parola inventata dagli adulti per additare gli adolescenti e i ragazzi per lo più minori !!

Parola che indica uno stato di cose che i cosiddetti “adulti” hanno generato e con quella parola  si permettono di additare i giovani senza prendersi la propria Responsabilità !!

Gli “adulti”, un’altra parola per definirsi  genitori !

“I genitori”... che, in maggioranza,  non ascoltano i propri figli! 
e non perché non sono in grado, solo  non ci provano ad osservarli , a notare le loro insicurezze ,
e li incitano a diventare perfettamente idioti , senza sentimenti, con le solite frasi :

< ..non piangere sei grande é vergogna !>
< ..dove vai vestito in quel modo sembri un idiota !(e anche di peggio)>
<cerca di essere furbo non ti fare mettere i piedi in capo, da nessuno …>

queste frasi quante volte vengono ripetute.!!

Non sono le stesse che sentiamo a scuola ?
(Visto che, secondo quella mamma in televisione, queste frasi hanno causato il suicidio di sua figlia !)

< o guarda com’é vestito ridicolo quello !! !ma dove credi di andare frocio…>
  < guarda quello sfigato che faccia ha  …>
< ehi, tu , dammi dei soldi o peggio per te..>

VERGOGNA!
QUESTO  DOBBIAMO GRIDARCI  ALLO SPECCHIO LA MATTINA NOI GENITORI , perché loro, i nostri ragazzi , sono costretti ad  ascoltare le solite insulse e vuote parole , mentre vorrebbero solo AMORE …
GENITORI ma non l’avete capito che i vostri , i nostri figli, vogliono solo AMORE da   noi .???!!!!!!!!!!!!!!!!

E QUELLA MAMMA che è andata in televisione ed ha avuto un’esperienza così forte, dovrebbe interrogarsi .
Sua figlia è stata una vittima, è vero , ma prima che del “bullismo” dei propri compagni , è stata vittima della mancanza di ascolto  e comprensione della propria madre ..!!!

M A D R I , prendetevi la responsabilità di quello che succede nella vostra famiglia, voi sole avete la forza di cambiare questa società in bene o in male attraverso i vostri figli.


Voi avete l’energia delle guerriere , non temete di essere imperfette, crescete insieme ai vostri figli , fateli partecipi delle vostre debolezze, fatevi vedere piangere ,disperarvi e chiedetegli aiuto, loro sono giovani e forti , ed hanno tanta energia che vorranno condividere volentieri con voi .
Chiedetegli anche un abbraccio , vi faranno sentire bene, e loro ne gioveranno.
Siate vigili e severe quando occorre, ma non  fatevi prendere dalla paura e dategli  fiducia , lasciate che sbaglino , e accoglieteli nei loro sbagli .


NON GIUDICATELI  se sono fissi su internet ,  cercate di capire , magari facendo lo stesso .
NON GIUDICATELI quando ascoltano quella musica che  voi chiamate INFERNALE , magari sforzatevi di ascoltarla anche voi , con orecchi diversi
NON GIUDICATELI se si vestono con i pantaloni troppo bassi , o con le gonne troppo corte ,
sono solo dei vestiti , non contanto niente , guardate   quei vestiti cosa contengono , e’ cio’ che conta …

LORO , ANCHE SE VI CONTRADDICONO,(e spesso lo fanno solo per distinguersi ),
NON VI GIUDICANO   M A I  !!

       L O RO  H AN N O  B I S O GN O   DI   E S S E R E 
                         P R O T E T T I ,    C O N 
                              A M O R E

(Elisabetta una Madre)

29 mag 2013

L'ARTE DI FARE PORTA LA LUCE DEL CUORE

Non è retorica o un'esagerazione un po' nazionalistica: la "Bellezza" è  nel nostro codice genetico di italiani.
Ci riferiamo alla bellezza che incontriamo tutti i giorni e alla quale prestiamo poca attenzione: le ringhiere in ferro battuto, i pizzi tradizionali, la creazione di oggetti straordinaria fatti nascere dal materiale di scarto e molto molto altro.

Angela
Sono le creazioni di bellezza del nostro artigianato!!
Ci hanno distolto da esso, lo stanno annientando, poiché in quelle creazioni sta il Cuore aperto dell'artigiano stesso, e un oggetto carico di quella energia luminosa che solo il Cuore sà concedere, porta luce anche a chi lo acquisterà.
Ecco perché l'artigianato lo stanno distruggendo!
Cercano di privarci di tutto ciò che può veicolare Luce!
Ma noi italiani abbiamo l'Arte nel sangue, nel DNA, anche se abbiamo bisogno di ricordarci quanto di prezioso ci appertiene, come l'Artigianato.
Oltretutto ai nostri giorni proprio questa arte/lavoro che scaturisce dal cuore, rappresenta una possibile risposta ai problemi occupazionali.
Inoltre l'auto-occupazione attraverso la creazione di un'azienda artigiana offre  il vantaggio di un basso capitale iniziale, e può contare su numerosi corsi di formazione promossi in sede locale dalle Regioni e camere di Commercio, condotti da esperti artigiani anziani con i quali si può riallacciare un legame con il sapere e le tradizioni.
Senza contare che chi crea con il Cuore introduce in sé, (e in coloro che usufruiscono di quell'artigianato), un processo di risveglio della propria Coscienza.
Questo è ciò che hanno compreso le Artigiane del Cuore di BioArtUno dell'Associazione Evoluzione del Cuore, Donne che hanno iniziato a contribuire al cambiamento collettivo di Coscienza proprio attraverso la luminosità che diffondono con le loro creazioni!
Gabriella

BioArtUno

Progetto di salvaguardia dell'artigianato artistico fiorentino e toscano

28 mag 2013

INTERVISTA A ELENA GENNAI SUL SUO NUOVO LIBRO

"DEAUS - IL RITORNO DELL'ALLEANZA"
Il nuovo Saggio scritto da Elena Gennai che ama definere se stessa "una Donna, in mezzo alle altre".

 
Intervista a Elena Gennai con 3 domande:

<perché hai deciso di scrivere su questo argomento così particolare, oggi, viste le sempre maggiori manifestazioni contro la figura femminile?>

"Ogni volta che scrivo compio l'atto finale di un <processo> personale che  è in movimento dentro di me già da tempo e  ha a che fare con la mia ricerca, non tanto di archeologa, quanto di essere umano.
Credo che sia sempre stata la mia esperienza di vita, come un work in progress, che ha influenzato sempre la direzione della mia ricerca.
Perciò il motivo che mi ha portato a scrivere su un argomento che tocca la questione del Risveglio dell'energia femminile, va ricercato nel mio cercare la mia energia femminile, senza tralasciare il fatto che la ricerca archeologica sulla cultura umana antica legata alla Grande Dea, è stata il mio strumento di esplorazione esterna ma anche interna a me stessa.
Oggi la questione dell'energia femminile da risvegliare è molto più importante che nel passato del cammino umano, perché è questo presente il momento maturo per tutte noi Donne affinché possiamo trasformarci e apportare così il nostro  prezioso contributo ad un cambiamento radicale nella società.
So che affermo una cosa molto forte (anche nel mio libro), ma la responsabilità maggiore del femminicidio, oggi come nel corso dei millenni, è proprio della donna... il perché lo spiego nel libro...ma è solo la mia riflessione."

<Nel tuo libro fai riferimento alla civiltà preistorica e al culto della Dea, ma non pensi che tra gli umani di allora e quelli di oggi ci sia un enorme divario evolutivo? insomma... loro erano involuti, senza tecnologie!>

"Al contrario, per me!
Dipende dalla visione personale su cosa sia l' evoluzione!
La convinzione che i preistorici, che io preferisco chiamare gli "Antichi", fossero arretrati, anzi involuti rispetto a noi oggi, è diffusa dalla scienza accademica (e purtroppo tutt'ora), la quale basa le sue interpretazioni e analisi sul grado di sviluppo tecnologico e sui resti ossei di ominidi.
Nel secondo caso, non importa che mi dilunghi poiché ormai ci sono migliaia di pagine attendibili su resti paleontologici (ossa umane) anatomicamente uguali all'uomo moderno e risalenti a milioni di anna fa; perciò la scienza accademica può continuare ad ignorare ciò e sostenere che l'uomo deriva dalla scimmia, ma oramai i ricercatori aperti di mente sanno come sta la questione.
Nel primo caso, dal mio punto di vista, il pensiero scientifico appare esso stesso retrogrado se basa la sua valutazione solo individuando il grado evolutivo sulla conquista dell'avere  il computer, il satellite, iphone, il tablet, la lavatrice, l'auto ecc.
Non sono contro la tecnologia, che anche gli Antichi possedevano in base a ciò che a loro serviva, dico soltanto che la tecnologia usata come possesso e non come "strumento", sia degradante.
Voglio dire che è davvero misero ridurre il "cosmo" umano solo al possesso materiale di oggetti, trascurando il  percorso della coscienza.
Inoltre gli umani di oggi riuscirebbero a sentirsi realizzati senza avere in tasca l'ultimo modello di tecnologia?  quest'ultima è stata utilizzata, invece, come mezzo per accentuare "l'ipnosi di massa"... (chi vuol capire, capisce!)
Da un punto di vista di evoluzione di coscienza collettiva umana, noi oggi siamo inferiori, ma ciò non è negativo fa parte di un processo più ampio...molto più ampio... è come dover toccare l'ombra per scoprire che esiste la luce...solo perché forse la luce l'abbiamo riposta nell'oblio...
Comunque nel mio libro non mi sono occupata di tali questioni, francamente non mi interessano poiché ognuno segua la sua verità. Io parlo di energia femminile attraverso testimonianze materiali piuttosto che teorie spirituali che non mi competono."

<Cosa vuoi comunicare con il tuo libro?>

"Bella domanda. Ci vorrebbe il tempo di un incontro per spiegare chiaramente.
Mi limito a dire che non è un testo di archeologia. Anche se ho utilizzato le testimonianze archeologiche, cioè quello che era il linguaggio della "Dea" come spunto per dare rilievo all'esigenza di trasformazione collettiva delle coscienze, nella seconda parte del libro racconto la mia riflessione su ciò che, secondo me, i tempi presenti richiedono alle Donne... proprio per contribuire ad un cambiamento collettivo.

(Emanuele Solari Reporter)

NEWS - AVVISTATO GESU' AL CASELLO AUTOSTRADALE!

Circola la notizia da ieri:

NEWS
Ieri sconcertante notizia raccontata da un addetto al Casello autostradale sull'avvistamento di Gesu'!!!
Riportiamo di seguito quanto ha riferito un dipendente della società autostradale (che vuole rimanere anonimo), alla domanda fatta dal nostro  Reporter <mi sa dire cosa è successo?>

"Mi hanno detto 2 miei colleghi che dal casello autostradale di Certosa-Firenze è passato Gesù.
All'inizio pensavo che fosse una barzelletta...invece mi sono accorto che erano molto seri e un po' scossi...
Lo hanno riconosciuto...ma gli hanno fatto pagare ugualmente il pedaggio...
gli hanno detto che, per le regole di questa società, non potevano fare diversamente, che così gli è stato imposto e se non lo facevano avrebbero addirittura perso il lavoro.
Gesù ha pagato in silenzio, con un sorriso ieratico sul volto e mentre si accingeva ad andarsene ha solo sussurato:
<Si avvicina il tempo di coloro che non avranno paura di nulla: già potete viverlo in voi stessi...>"

(Emanuele Solari  Reporter )

13 mag 2013

VACANZE DEL CUORE- IL RIVOLUZIONARIO LABORATORIO SPERIMENTALE

VANCANZE DEL CUORE -  COSTO ZERO


LABORATORIO: "VACANZE DEL CUORE"
                 Ideato da Elisabetta Gennai per Evoluzione del Cuore                       
" Ho provato quattro o cinque volte a trovare le parole per farvi capire cosa intendo con "Vacanze del Cuore" e ogni volta nel rileggere quello che avevo scritto, o mi sembrava banale, o non spiegava affatto le  miei intenzioni, o, addirittura, spariva il file e non lo ritrovavo.....
Mi sono chiesta il perché...
già... è la domanda posta alla base del mio Laboratorio Sperimentale, (come lo ha chiamato mia sorella Elena, l'ideatrice e costruttrice del progetto www.evoluzionedelcuore.com , nel quale il mio Laboratorio è entrato a far parte).
In effetti, quando ci ho pensato, non ho fatto altro che immedesimarmi in tutte quelle persone che non potevano andare in vacanza a causa delle loro risorse economiche limitate; ho cercato di trovare il modo per "dare qualcosa agli altri", mettendomi in gioco con tutto ciò che avevo imparato dalla Vita...
Mi sono guardata intorno e ciò che avevo a disposizione non erano né conoscenze psicologiche, né mediche, né tanto meno ero/sono un'illuminata per divenire maestra di chicchessia-allievo.
Sono una semplice impiegata, ho due figli, un compagno, amo la natura e la nostra Madre Terra in maniera viscerale, specie la montagna; sono speleologa, amo volare, arrampicarmi, camminare, e amo la musica tutta perché, (per me), è sempre espressione della nostra anima, arrabbiata o felice che sia.
Infine vivo in una casa in un luogo meraviglioso della Toscana...
Allora mi sono detta: perché non conciliare le due cose?
In effetti.... mettere a disposizione una parte della casa a tutte quelle persone che vorrebbero fare una vacanza, ma non possono permetterselo, specie se si tratta della Toscana...
Mi è sembrata una buona idea...
La particolarità è far decidere alle stesse persone da me ospitate, se lasciare un contributo e quanto lasciare, per la vacanza che hanno goduto: ciò sarà un modo per far accedere chiunque senza impedimenti economici (naturalmente solo nel caso sia scelta la Toscana come luogo).

SI...AVETE CAPITO BENE!!!! LORO VERRANNO PER ALCUNI GIORNI NEL MIO LOFT IN TOSCANA SULLE COLLINE DEL CHIANTI, E QUANDO ANDRANNO VIA NON  SARA' CHIESTO NIENTE, PERCHE' SOLTANTO LORO DECIDERANNO SE LASCIARE UN CONTRIBUTO E QUANTO LASCIARE...

Mia sorella l'ha voluto chiamare Laboratorio Sperimentale Esperenziale: sperimentale perché è la prima volta che faccio una cosa di questo genere; esperenziale perché, in effetti, sia io che le persone che verranno, ci metteremo entrambi in gioco...E IMPAREREMO MOLTO!
Per quanto riguarda me, che ho la convinzione che la realtà ce la creiamo noi stessi, se mi capiteranno soggetti che non lasceranno nulla, o si lamenteranno, o faranno di peggio... dovrò comprendere perché non stia dando valore a me stessa (la mia casa rappresenta me), a tal punto da attirare individui che mi mancano di rispetto.

Per quanto riguarda gli ospiti avranno la Responsabilità di decidere quanto valore dare alla loro vacanza e quindi a loro stessi...

Quello che chiederò a tutti  coloro che sosteranno nel mio loft,MIEI MAESTRI DI VITA , sarà di lasciare sul blog  "VACANZE DEL CUORE" non un semplice commento, ma le emozioni che hanno vissuto (sia positive che negative), e il motivo della loro scelta di questo Rifugio.

Un Abbraccio .  Ely
A presto.   "

(trascritto dalla lettera di Elisabetta Gennai inviata al Team di Evoluzione del Cuore)

Per tutte le indicazioni per poter partecipare al Laboratorio ANDATE NELLA SEZIONE "Vacanze del Cuore"

A presto e Grazie a tutti Voi.

 

5 apr 2013

LO "SCULTORE DELLA TERRA"

 continua da  corso "Scultore della Terra"   www.evoluzionedelcuore.com

La donna e l'agricoltura.

Esiste un antico e profondo legame tra la donna e l’attività agricola.    La
mistica solidarietà tra la forza generatrice della donna e la fecondità della
terra viene definita dallo storico delle religioni Mircea Eliade una «intuizione
fondamentale di quel che potremmo chiamare coscienza agricola».
Numerosi i riti scaturiti da questa concezione.
L’idea è che  “la terra è una donna, e la donna è una terra”.   A motivo della sua fecondità, la donna riesce ad influire
positivamente sulla vegetazione. Si praticava l’aspersione con l’acqua dell’aratro in
occasione della prima lavorazione del terreno. L’acqua in questo caso ha
valore simbolico riferito sia alla pioggia che all’aspetto seminale.
L’agricoltura tradizionale valorizza sotto l’aspetto simbolico la funzione
dei due sessi, il maschio per via della funzione fecondante, la femmina
perché associata alla zolla che riceve il seme.

Le offerte agrarie

La donna, la fertilità, l’erotismo, la nudità, sono considerati centri di energia sacra.   Quindi, la pratica agricola,
al pari delle cerimonie religiose, necessita di una purità rituale per dare inizio alle più importanti operazioni come la semina e la mietitura: infatti
in queste occasioni il contadino si lavava e metteva la camicia pulita.   Per assicurarsi un copioso raccolto occorre “aggraziarsi” diverse
forze sacre l’uso di gettare i primi chicchi di grano fuori dal solco è l’offerta per i morti, per i
venti, per la “dea del grano” ecc., così come alla mietitura, l’uso di non
raccogliere le prime spighe che vengono lasciate per gli uccelli, o gli angeli,
o le “tre vergini”, o la “Madre del grano”.

 

La “forza” del raccolto

Il raccolto viene ritenuto la manifestazione di una “potenza” concepita
a volte in modo impersonale .       Le cerimonie più o meno complesse servono a
instaurare relazioni favorevoli tra l’uomo e le forze, ma anche far sì che
queste ultime possano periodicamente rigenerarsi.    A tal fine è diffusa
l’usanza di non falciare le ultime spighe a beneficio di “quelli che abitano
sottoterra”.
Nella stessa direzione, cioè quella di non far esaurire la forza vivificatrice del raccolto, vi è l’abitudine di non
prelevare dall’albero gli ultimi frutti, di non svuotare completamente il
granaio, di restituire qualche goccia d’acqua al pozzo dopo il prelievo per
evitare che possa disseccarsi, oppure di non tosare perfettamente le pecore,
lasciando qualche ciuffo di lana.       Le spighe non falciate conservano la
vitalità della terra e della vegetazione secondo la concezione che la
“potenza” possa indebolirsi, senza però esaurirsi completamente.     Molto
diffuso e particolarmente interessante il rituale del taglio del primo o dell’ultimo
covone del campo, in quel mucchio di spighe, come nelle poche  spighe di cui sopra c’è la massima concentrazione della forza della vegetazione.

Le credenze e le usanze fin qui riportate si rifanno ad una concezione
del raccolto come potenza, come forza sacra, quindi senza la trasfigurazione
in personaggio mitico.
Ma occorre ricordare che esistono altri rituali diretti ad una potenza personificata. Fino ad un secolo fa la stragrande maggioranza dei contadini d’Europa credeva che il grano fosse abitato da uno spirito. Diversi i nomi attribuiti a quest’ultimo: “Madre del grano”, “Santa Vergine”, “Madre della spiga”, “Madre del raccolto”, “Vecchia prostituta”, “Vecchio” o “Vecchia”, “Barba”, “Barba del redentore”,
“S. Elia”, “S. Nicola”.

I riti del granaio

Dobbiamo ricordare ora le cerimonie con le quali si perviene alla chiusura
del ciclo dei lavori agricoli, cioè le usanze che accompagnano la sistemazione
del raccolto nel deposito.
L’operazione di sistemazione del grano prevede a volte il lancio dietro
la spalla sinistra di una manciata di grano, accompagnata dall’esclamazione:
“questo per i topi”. La scelta della spalla sinistra denota una chiara
connotazione funebre dell’offerta. Spesso troviamo
l’usanza di portare pane e vino nei granai con l’intento di rabbonire “lo
spirito della casa”.
Al termine dell’anno agricolo il ciclo
viene chiuso con una grande festa collettiva che si tiene nel giorno di
S. Michele Arcangelo e prevede un banchetto, danze e offerte ai diversi
spiriti.
I numerosi elementi agrari che caratterizzano le feste invernali devono
essere visti come la fusione fra i culti legati alla fertilità con quelli funebri.
Ai morti è affidata la tutela delle sementi nel momento del loro ingresso
nei solchi, ma al contempo ricadono sotto la loro protezione anche i raccolti
conservati nei granai, alimento dei vivi nella stagione invernale.

(Elena Gennai )    (rif.bibliografico M.Eliade "L'agricoltura sacra")

1 apr 2013

ECCOMI, TI ASCOLTO!

Il COUNSELING

Lo Spazio di un Incontro

di Sara Bini  Professional Counselor 

www.evoluzionedelcuore.com

 

Mi piace molto la storia etimologica della parola counseling. Viene dal verbo latino        consulo-ĕre - traducibile in "consolare", "confortare", "venire in aiuto”-  che a sua si compone della particella cum ("con", "insieme") e solĕre ("alzare", "sollevare").              Quindi ‘sollevarsi insieme’ sia letteralmente come atto, che nell'accezione di "aiuto a sollevarsi".
Chi, almeno una volta, non si è sentito ‘atterrato’ dalla vita, sopraffatto dalle circostanze, alla ricerca di una mano tesa in segno di aiuto? Parlo di persone ‘normali’,  con vite più o meno funzionanti che a un certo punto s’imbattono in una crisi, in un cambiamento inaspettato, in una domanda di senso.
Il counseling ha un ampio raggio di applicazione.  In linea generale,  si può dire che si occupa del quotidiano, di come affrontare la vita e i problemi di ogni giorno con più saggezza e più serenità, con nuovi strumenti o più semplicemente con nuovi occhi.  La mia counselor, durante il mio percorso con lei, diceva  ‘Il counseling è un tipo di riflessione che ammorbidisce la spigolosità del quotidiano e aiuta a condividere quelle domande o quei discorsi che altrimenti ci faremmo da soli in camera o davanti a un muro”.
Il counselor può quindi sostenerci riguardo a un problema concreto (mancanza di lavoro, separazione da un partner, difficoltà a prendere una decisione) intervenendo con delicatezza su  quegli aspetti un po’ infelici o inefficaci della nostra comunicazione, interna ed esterna. A volte basta semplicemente aprire lo spiraglio a una visione e a una percezione diversa della realtà per rimettere in moto la nostra vita, per farla diventare più fluida, gioiosa, fragrante.
Questa operazione allo stesso tempo così delicata e meravigliosa richiede uno spazio e un tempo protetti, salvaguardati dal fragore e dalla frenesia della vita odierna. Per cui lo studio del counselor e il tempo dell’incontro diventano manifestazione tangibile di quello spazio interiore che pian piano impariamo ad aprire in noi stessi: uno spazio di silenzio, pace e rielaborazione del proprio vissuto. E’ lo spazio ‘sacro’ che ci permette di crescere, di porsi delle domande e lasciar affiorare le proprie risposte; è il laboratorio personale in cui trovare soluzioni, strategie alternative,  contattare nuovi sentimenti e nuovi  pensieri.
In un momento storico caratterizzato dallo sgretolarsi delle vecchie certezze, da un isolamento crescente, dall’ottundimento e dal mascheramento delle relazioni, forse diventa vitale recuperare un po’ di sana umanità, reimparando l’arte dell’incontro con sé stessi e con la vita che ci circonda.

20 feb 2013

L'AUTO AD ARIA FATTA SPARIRE!!!!

L'AUTO "EOLO"  AD ARIA E' VOLATA VIA
Se ci mettiamo tutti a farla girare ci vorrà poco a fargli un bel casino...


 Eolo, la vettura che avrebbe fatto a meno della benzina è stata fatta sparire. Perché?

VIVAMO IN UN MONDO DOVE CI VOGLIONO FAR CREDERE CHE IL PETROLIO E' IMPORTANTE QUANTO L'ACQUA QUESTA DEVE DAVVERO FARE IL GIRO DEL MONDO!

Guy Negre, ingegnere progettista di motori per Formula 1, che ha lavorato alla Williams per diversi anni, nel 2001 presentava al Motorshow di Bologna una macchina rivoluzionaria: la "Eolo" (questo il nome originario dato al modello), era una vettura con motore ad aria compressa, costruita interamente in alluminio tubolare,fibra di canapa e resina, leggerissima ed ultraresistente. Capace di fare 100 Km con 0,77 euro, poteva raggiungere una velocità di110 Km/h e funzionare per più di 10 ore consecutive nell'uso urbano. Allo scarico usciva solo aria, ad una temperatura di circa -20°, che veniva utilizzata d'estate per l'impianto di condizionamento.

Collegando Eolo ad una normale presa di corrente, nel giro di circa 6 ore il compressore presente all'interno dell'auto riempiva le bombole di aria compressa, che veniva utilizzata poi per il suo funzionamento. Non essendoci camera di scoppio né sollecitazioni termiche o meccaniche la manutenzione era praticamente nulla, paragonabile a quella di una bicicletta. Il prezzo al pubblico doveva essere di circa 18 milioni delle vecchie lire, nel suo allestimento più semplice.

Qualcuno l'ha mai vista in Tv? Al Motorshow fece un grande scalpore, tanto che il sito www.eoloauto.it venne subissato di richieste di prenotazione: chi vi scrive fu uno dei tanti a mettersi in lista d'attesa, lo stabilimento era in costruzione, la produzione doveva partire all'inizio del 2002: si trattava di pazientare ancora pochi mesi per essere finalmente liberi dalla schiavitù della benzina, dai rincari continui, dalla puzza insopportabile, dalla sporcizia, dai costi di manutenzione, da tutto un sistema interamente basato sull'autodistruzione di tutti per il profitto di pochi. Insomma l'attesa era grande, tutto sembrava essere pronto, eppure stranamente da un certo momento in poi non si hanno più notizie.

Il sito scompare, tanto che ancora oggi l'indirizzo www.eoloauto.it risulta essere in vendita.
Questa vettura rivoluzionaria, che, senza aspettare 20 anni per l'idrogeno (che costerà alla fine quanto la benzina e ce lo venderanno sempre le stesse compagnie) avrebbe risolto OGGI un sacco di problemi, scompare senza lasciare traccia. A dire il vero una traccia la lascia, e nemmeno tanto piccola: la traccia è nella testa di tutte le persone che hanno visto, hanno passato parola,hanno usato Internet per far circolare informazioni. Tant'è che anche oggi, se scrivete su Google la parola "Eolo", nella prima pagina dei risultati trovate diversi riferimenti a questa strana storia.

Come stanno oggi le cose, previsioni ed approfondimenti. Il progettista di questo motore rivoluzionario ha stranamente la bocca cucita, quando gli si chiede il perché di questi ritardi continui. I 90 dipendenti assunti in Italia dallo stabilimento produttivo sono attualmente in cassa integrazione senza aver mai costruito neanche un'auto. I dirigenti di Eolo Auto Italia rimandano l'inizio della produzione a data da destinarsi, di anno in anno. Quali considerazioni si possono fare su questa deprimente vicenda? Certamente viene da pensare che le gigantesche corporazioni del petrolio non vogliano un mezzo che renda gli uomini indipendenti. La benzina oggi, l'idrogeno domani, sono comunque entrambi guinzagli molto ben progettati. Una macchina che non abbia quasi bisogno di tagliandi nè di cambi olio,che sia semplice e fatta per durare e che consumi soltanto energia elettrica, non fa guadagnare abbastanza. Quindi deve essere eliminata, nascosta insieme a chissà cos'altro in quei cassetti di cui parlava Beppe Grillo tanti anni fa, nelle scrivanie di qualche ragioniere della Fiat o della Esso, dove non possa far danno ed intaccare la grossa torta che fa grufolare di gioia le grandi compagnie del petrolio e le case costruttrici, senza che "l'informazione" ufficiale dica mai nulla, presa com'è a scodinzolare mentre divora le briciole sotto al tavolo.... invece delle inutili catene di S. Antonio, facciamo girare queste informazioni!!!