4 dic 2014

LA SCUOLA RIVOLUZIONARIA SENZA CATTEDRA,SENZA VOTI, SENZA ZAINO




L'EVOLUZIONE DEL CUORE CONDUCE ANCHE A NUOVE VISIONI  DI VITA!!!!

Solo la merenda e un paio di quaderni per i compiti: lo zaino ha un peso piuma alla scuola primaria di Classe dell’Emilia Romagna. La mattina, quando si arriva, ci si siede nell’agorà e si discute di quello che si farà durante la giornata. La cattedra, nelle aule, non c’è. E nemmeno i banchi. Ci sono i tavoli, isole per gruppi di alunni. Qui, infatti, la condivisione è tutto. E il lavoro di gruppo è di casa. Ma perché un progetto così innovativo attecchisce in una scuola del forese, nella minuscola Classe a pochi chilometri da Ravenna?
Merito di Rita Gentili, un’insegnante illuminata che dopo essersi innamorata, aver proposto ed essere riuscita ad ottenere di aderire alla rete nazionale “Senza Zaino” – partita da Marco Orsi, dirigente scolastico di Lucca – non tornerebbe più indietro: no, la scuola tradizionale mai più.

8 nov 2014

ESSERE ERETICI OGGI.

1 ott 2014

I 5 SIGNIFICATI NASCOSTI DELLA DATA DI NASCITA



I 5 SIGNIFICATI NASCOSTI DELLA DATA DI NASCITA



Ogni essere vivente riceve, al momento della nascita, un’impronta astrale, caratterizzata dalle energie presenti in quel momento che determinano le caratteristiche di base e lo rendono sensibile, nel corso della sua esistenza, alle energie affini secondo il noto fenomeno della risonanza.      Dal punto di vista delle filosofie esoteriche, il momento della nascita non è casuale, ma avviene in funzione delle configurazioni astrali,  se sono in accordo con il destino che noi stessi abbiamo determinato tramite ciò che abbiamo fatto nelle incarnazioni precedenti. In ultima analisi, quindi, gli astri influiscono ma sempre in conseguenza di ciò che è stato messo in atto da noi stessi, che siamo i veri e unici artefici del nostro destino.
 La numerologia è la più importante scienza psichica a cui tutte le altre (Astrologia, Tarocchi, ecc.) fanno in qualche modo riferimento; fin dall’antichità infatti ed in tutte le civiltà i numeri erano comunemente utilizzati per interpretare la realtà e predire il destino dell’uomo. Gli storici credono che la moderna numerologia sia un insieme di insegnamenti che derivano dall’antica babilonia, da e i suoi seguaci (VI Secolo A.C. Grecia), dai primi misticismi cristiani, dalla Filosofia astrologica da Alessandria D’Egitto, dall’occultismo dell’antico gnosticismo e dal sistema ebreo del Kabbalah. L’indiano “Vedas”, il cinese “Circle of the Dead”, e l’egiziano “Book of the Master of the Secret House”, (Rituale della Morte), danno una chiara dimostrazione di come la Numerologia è utilizzata e studiata da centinaia di anni.  Il principio di base consiste nel considerare i numeri entità che emanano frequenze vibrazionali che influiscono ed influenzano la vita dell’uomo; non soltanto quindi quantità aritmetiche utili per misurare ed effettuare calcoli, ma elementi simbolici che interagiscono con la realtà dell’UNI-verso (ognuno dei quali è originato dall’unità e ha una sua propria frequenza). L’Uno, difatti, è la potenza generatrice da cui tutti gli altri numeri discendono.  

Come si applica la Numerologia
La numerologia utilizza il linguaggio simbolico dei numeri, considerato universale e atemporale. In ogni data o parola, eseguendo un processo di calcolo o di metodo, può essere identificato un numero elementare, compreso tra 1 e 9 (oltre a questi, esistono altri numeri, che approfondiremo più avanti, denominati Maestri che sono l’11, 22, 33 e quelli Karmici13, 14, 16, 19).       
Ciascun numero elementare ha un suo significato simbolico da cui derivano le caratteristiche e le tendenze positive e negative delle persone influenzate da quel numero. L’interpretazione del numero relativo a ciascun elemento derivato dal nome e dalla data di nascita (o dalla combinazione di entrambi) fa riferimento a queste caratteristiche che devono essere “tradotte” per l’analisi che in quel  momento si sta effettuando. La numerologia è quindi un utilissimo metodo di autoanalisi e di introspezione.    

ANALISI DELLA DATA DI NASCITA
Dalla data di nascita possiamo individuare 5 importantissimi fattori, con i quali avremo modo di comprendere meglio 1 – ANIMA (CHI SIAMO) 2 – KARMA (COSA DOBBIAMO FARE) 3 – DONO (LE NOSTRE DOTI) 4 – DESTINO (IL NOSTRO DESTINO) 5 – REALIZZAZIONE (COME CI REALIZZEREMO) Ecco come questi vengono calcolati:



1) Il GIORNO DI NASCITA risponde alla domanda CHI SIAMO identifica l’ANIMA, la nostra personalità e il nostro essere interiore,
2) il MESE DI NASCITA risponde alla domanda CHE COSA DOBBIAMO FARE Identifica il KARMA, il nostro rapporto con il mondo esterno, il percorso che ci siamo prefissati per questa vita;
3) le ULTIME DUE CIFRE DELL’ANNO DI NASCITA rispondono alla domanda QUALI SONO LE NOSTRE DOTI descrivono il nostro DONO le nostre caratteristiche innate, già sviluppate, sulle quali poter contare.
4) La SOMMA DELL’ANNO DI NASCITA risponde alla domanda COSA SIAMO DESTINATI A FARE e COSA SIAMO DESTINATI A ESSERE; delinea il nostro DESTINO, ovvero ciò che siamo destinati ad essere, è anche una descrizione di come ci vedono gli altri e
5) La SOMMA COMPLETA DELLA DATA DI NASCITA rappresenta la nostra VIA DI REALIZZAZIONE delinea lo scopo, la strada da percorrere per la nostra più elevata realizzazione per vivere una vita serena.
Esempio di CALCOLO per una persona nata il 13 marzo 1961 come ANIMA = 13 quindi 1+3 = 4 come KARMA = 3 come DONO = 61 quindi 6 + 1 = 7 come DESTINO = 1961 quindi 1 + 9 + 6 + 1 = 17 quindi 1 + 7 = 8 come REALIZZAZIONE = 13 + 3 + 1961 quindi 1 + 3 + 3 + 1 + 9 + 6 + 1 = 24 = 2+4 = 6     
Ebbene, con questo articolo abbiamo dato un breve sguardo alla Numerologia che ci insegna a conoscerci meglio e ci fornisce in breve tempo un ritratto di noi stessi che viene poi confermato e approfondito dall’analisi della carta numerologica completa.  Andiamo a scoprire

IL SIGNIFICATO ESOTERICO DEI

NUMERI DA 1 A 9

 Abbiamo visto  come si individuano i numeri in grado di individuare il percorso evolutivo della persona e di consigliarla su come evitare di incorrere in abitudini che frenano la sua crescita spirituale.     Vediamoli ora nel dettaglio…      

1

Simboleggia l’uomo in piedi, colui che prende parte all’opera della creazione. Il numero uno rappresenta l’inizio o meglio il principio dell’iniziazione e l’impulso, è il numero dal quale prende origine un’idea, nasce una vita. Raffigura anche l’indipendenza, la forza, l’energia, l’individualismo. Il numero uno caratterizza tutti i “leader”, quelle persone che vivono in una prospettiva mitica e che agiscono con energia convinti di lottare per una giusta causa e capaci di apportare cambiamenti positivi per l’umanità intera. L’ambizione è grandissima e si unisce ad un’ideale profondo che porta a raggiungere posizioni di rilievo. A livello psichico questo numero dona la capacità di affermarsi e di esprimere la propria individualità. In forma negativa è anche il numero che evidenzia l’egoismo e l’arroganza; questi due difetti possono essere degli aspetti comuni nelle prime fasi della vita delle persone caratterizzate dal numero uno, infatti nell’età giovanile potrebbero avere la tendenza a muoversi con scarso rispetto per gli altri e per l’ambiente che li circonda.

2

Questo numero rappresenta il principio della dualità: l’opposizione, il conflitto, il bene e il male, il maschile e il femminile. Rappresenta simbolicamente la relazione, della sensibilità verso gli altri e comunica collaborazione, propensione alle relazioni, l’unione, la sensibilità. Spesso gli individui del ”2″ ricorrono alla meditazione per sconfiggere la loro innata ansia interiore. Le persone caratterizzate da questo numero hanno un’energia intimamente femminile, atta a ricevere, sono magnetici, molto intuitivi e sensibili. Sono degli eccellenti collaboratori perché pur esprimendo la loro individualità riescono a vivere in armonia con chi li circonda; riescono infatti ad essere compagni perfetti anche se sono spesso indecisi poiché vedono il duplice aspetto di ogni cosa, vigendo in loro la “legge del contrasto”.

3

Questo numero è da sempre stato identificato come numero fondamentale, quello che simboleggia l’uomo generato dal Cielo e dalla Terra. Indica il principio della crescita, la creatività, la curiosità, una buona comunicazione, l’espressione e lo sviluppo dell’energia, inoltre dona spiritualità e ottimismo. Le persone caratterizzate dal numero 3 hanno un’energia giovanile che nasce dalla combinazione della forza innovatrice dell’Uno e l’intuizione e il magnetismo del Due. Sono allegri ed entusiasti, amichevoli e socievoli, attratti dai piaceri della vita, dall’opulenza, dal divertimento. le personalità “3″ riescono a catalizzare l’attenzione su di loro e di certo non passano inosservati anche se a volte per questo loro atteggiamento vengono scambiate per persone superficiali. Hanno un alto bisogno di  attenzione e per questo imparano l’arte della conversazione e dell’umorismo. Nella forma negativa si avrà una cattiva comunicazione ed una tendenza al pessimismo.

4

Questo numero è associato alla figura geometrica del quadrato e quindi indica il solido, il materiale, la concretizzazione delle rappresentazioni mentali, la realizzazione in senso materiale. Raffigura l’attuale mondo fisico, la globalità del creato, in altre parole la Terra con tutte le sue presenze fisiche. Mentre i primi tre numeri lavorano sul piano interiore, il numero 4 opera a livello pratico, quindi stimola ad utilizzare le qualità dell’individuo affinché riesca ad esprimere quanto di tangibile e concreto vi è nel suo intimo.Il “4″ rappresenta la stabilità, la concretezza, la capacità di portare a termine quello che ci si prefigge con una grande forza di volontà. La sua è un’energia costruttiva e conservatrice, consapevole della necessità di agire nel mondo materiale. A livello psichico sono individui con un evidenziato senso della responsabilità e amano le tradizioni, sono intelligenti e riservati. Questo numero è di solito associato ad un aspetto fisico molto attraente. Nell’aspetto negativo i numeri 4 sono spesso egocentrici, disfattisti e aggressivi anche perché nell’esistenza si ritrovano a dover fronteggiare ricorrenti alti e bassi e quindi si sentono spesso incompresi dagli altri.

 5

Questo numero è legato al cambiamento, alla libertà, alla capacità di vivere in modo intenso, all’esplorazione sia fisica che mentale, alla passione, alla sensualità e alla buona sorte. Rappresenta il numero del volere divino (la stella a cinque punte o il fiore a cinque petali che si trova nelle cattedrali gotiche) e quindi simboleggia l’anima, l’etere, il centro.Sul piano psichico il numero cinque indica un carattere facile ai cambiamenti ma inquieto; l’energia del 5 è collegata al pianeta Mercurio: attiva, estroversa in continua espansione infatti, la sua posizione centrale, tra 1 e 9, guida verso luoghi sconosciuti. Sono individui curiosi, con uno spiccato senso della libertà personale e fortemente competitivi e istintivi. Le personalità “5″ si ritrovano nello studio dell’astrologia, psicologia e altre discipline analoghe perché, quando sono abbastanza evoluti, cercano di espandere la loro consapevolezza. Nonostante una condizione economica a tratti “incerta”, essi sono in grado di risparmiare per i momenti più difficili. Nell’aspetto negativo i numeri “5″ sono decisamente impazienti e dovrebbero e ascoltare di più le opinioni altrui; inoltre, pur essendo abili e pieni di risorse dovrebbero prestare attenzione ai pericoli derivanti dagli eccessi.

6

Il numero 6 simboleggia il punto di arrivo, la responsabilità, le unioni durevoli, la famiglia. E’ simbolo appresenta dell’equilibrio, dell’armonia con se stessi e con il mondo. E’ il numero che racchiude sia il bene che il male, il possibile conflitto tra il Creatore e la sua creatura, come congiungimento e come ribellione. L’energia del sei si esprime quindi attraverso il dare e ricevere amore e supporto, infatti le persone dominate da questo numero dimostrano un continuo bisogno di occuparsi degli altri e sviluppano idee che possono migliorare il mondo. A livello psichico il numero 6 caraterizza individui energici ma sensibili; molto ricettivi, cordiali, amorevoli, socievoli e amanti dei viaggi; sono, inoltre, dotati di talento artistico (soprattutto nell’ambito musicale) e creativo.

7

Questo numero è il simbolo della conoscenza e della scoperta e della ricerca in tutte le forme soprattutto, mistica. È il numero dell’apprendimento, della dottrina scientifica, della profondità della vita, della concezione filosofica, della totalità; infatti questo numero corrisponde alle gerarchie angeliche, ai giorni della settimana, ai gradi di perfezione, ai sette cieli che insieme creano la perfezione; in sintesi, il numero 7, penetra negli strati più sottili e profondi dell’esistenza.  A livello psichico corrisponde ad individui molto ponderati, riflessivi, filosofici e spirituali. Dotati di una spiccata profondità mentale che li porta ad essere perfezionisti. La personalità “7″ ha una forte attitudine introspettiva; risulta un grande osservatore possedendo una mente brillante e meticolosa. Ama l’analisi scientifica ma anche la meditazione religiosa-spirituale. In negativo è solito prendere decisioni affrettate e non riesce sempre bene a gestire l’incredibile energia mentale.

8

Questo numero rappresenta il controllo e la gestione del potere. Le persone caratterizzate dal numero 8 vogliono raggiungere obiettivi concreti. Questo numero dona la capacità di realizzare i progetti con ambizione e capacità di programmazione nonché perseveranza. L’energia dell’otto guida alla realizzazione che può diventare straordinaria se si unisce alla percezione dei sensi e all’intuizione. E’ il numero associato all’equilibrio celeste e lo si trova sia nella ruota celtica che nella ruota buddista. .È indicato come numero dell’infinito e raffigura lo stesso simbolo orientato però in verticale. A livello psichico gli individui ”8″ sono resistenti e accettano con coraggio qualsiasi prova dalla vita. Sono riflessivi, riservati, calmi a tratti nostalgici e all’esterno si mostrano sereni ed equilibrati. Hanno la capacità di adattarsi sempre alle nuove circostanze e riescono a preservare l‘affetto degli amici grazie alla loro dedizione. In negativo però sono molto vendicativi verso chi si, secondo loro, si è comportato nei loro confronti, in modo disonesto. Tendono a realizzare delle sicurezze economiche, avendo un’indole molto materialista, quindi tendono alla tirchieria e peccano di desiderio di possesso. Generalmente rivolgono  il loro interesse verso aspetti della vita più spirituali dedicandosi a discipline esoteriche, filosofiche o religiose, solo dopo essersi “posizionati” socialmente ed economicamente.

9

Questo numero rappresenta l’universalità e la completezza. Include l’energia degli otto numeri precedenti compattandola in indulgenza e amore che domina l’individuo in positivo o negativo, vigendo la regola del “tutto o niente”; la personalità associata al nove può, per tale motivo, essere estremamente diversa: troviamo quindi, maestri, geni ma anche truffatori e arrivisti. E’ questa un energia che lascia spazio al libero arbitrio e le persone sotto l’influenza del nove sono costretti ad esercitarlo. Questo numero è legato ai nove giorni nel corso dei quali Demetra esplorò il mondo alla ricerca della figlia Persefone, ai nove mesi del periodo della gravidanza  e simboleggia il compimento degli sforzi, il completamento della creazione.  Il numero 9 dona grandissima energia che tuttavia ha necessità di essere ben canalizzata. Gli individui del “9″ sono molto particolari che si distinguono dalla massa ma risultano sempre stimate in ambito sociale. Possiedono un intuito particolarmente forte e riescono, con la loro comunicazione, ad influenzare le persone. Sono coraggiosi, intraprendenti, carichi di entusiasmo e risoluzione, ma solitamente riescono a conseguire la loro realizzazione oltre i 40 anni.   


 Approfondimenti






25 set 2014

CHI SONO I VIRTUOSI...RICICLO CREATIVO

RI-prodotti e Ri-acquistati 2014: premiati in Regione i 10 comuni virtuosi che si sono distinti per l’acquisto di prodotti realizzati con le plastiche miste delle raccolte differenziate toscane (e riciclate in Toscana)

FIRENZE -  Dieci comuni toscani e un gestore del servizio integrato di gestione dei rifiuti hanno ricevuto l’attestato di ente virtuoso, che Legambiente e Regione Toscana assegnano a chi ha dato un senso alle raccolte differenziate, ri-acquistando nel 2014 prodotti realizzati con il materiale riciclato delle raccolte differenziate toscane.
L’assessore regionale all’ambiente Anna Rita Bramerini e il presidente di Legambiente Toscana Fausto Ferruzza, hanno dunque premiato i comuni di: Calcinaia, Casciana T.-Lari, Castelfranco di Sotto, Crespina-Lorenzana, Firenze, Manciano, Palaia, Piombino, Reggello, Vicopisano. Lo stesso attestato è stato conferito all’azienda gestore dell’Ato Sud Sei Toscana.
"Premi come quello di oggi ci confermano che la strada intrapresa è giusta - ha dichiarato l'assessore regionale all'ambiente e energia Anna Rita Bramerini - Siamo soddisfatti del risultato che abbiamo ottenuto insieme a Revet e ci auguriamo che ciò funzioni da incentivo e da stimolo per tutti i Comuni toscani affinché investano un sempre maggiore impegno nella raccolta differenziata e al contempo nel riciclo effettivo dei materiali. Per questo la Regione è intervenuta con finanziamenti consistenti sia per promuovere le attività sia per supportare la gestione di impianti di trattamento destinati a questo fine. Solo nel 2013 in Toscana sono state selezionate e trattate 150.000 tonnellate di multimateriale, cioè vetro, plastiche, acciaio, alluminio, poliaccoppiati come Tetra pak. Numeri significativi ma che ci auguriamo crescano ancora. La scommessa è tripla: ridurre la produzione di rifiuti, aumentare la raccolta differenziata e incentivare le filiere del riciclo, il che apre nuove opportunità di lavoro, un aspetto che ci sta molto a cuore nell'attuale situazione di crescente disoccupazione".
Dal 2011 infatti una parte dei proventi dell’ecotassa viene destinata dalla Regione Toscana a incentivare gli acquisti verdi ovvero i prodotti realizzati in materiale riciclato, in particolare con le plastiche eterogenee (vaschette, retine, shopper, piatti e bicchieri usa e getta…) delle raccolte differenziate regionali, altrimenti e altrove destinate al recupero energetico.
"E’ con piacere che anche quest’anno premiamo i comuni toscani più virtuosi in fatto di Acquisti Verdi e in riciclo della materia – dichiara Fausto Ferruzza, Presidente di Legambiente Toscana – Siamo profondamente convinti, infatti, che solo divulgando le immagini degli elementi di arredo dei nostri spazi pubblici, realizzati con la materia ricavata dal riciclo delle plastiche eterogenee della nostra differenziata, riusciamo a dare un senso e una coerenza a tutta una filiera, che ha e dovrebbe avere sempre di più una dimensione industriale. In questo senso, è stato davvero molto importante il ruolo catalizzatore della Regione Toscana, che ha fortemente e meritoriamente creduto negli incentivi sul GPP".
L’obiettivo del premio è quello di evidenziare che la raccolta differenziata e il riciclo non sono sinonimi: la raccolta differenziata infatti viene valorizzata se poi il materiale viene effettivamente riciclato e se questo materiale riciclato poi si trasforma in prodotti che qualcuno compra. Come nel caso degli arredi urbani acquistati dai comuni di Calcinaia, Firenze, Manciano, Piombino, Reggello, Vicopisano e dal gestore Sei Toscana. E come nel caso delle compostiere acquistate e distribuite ai propri cittadini dai comuni di Casciana Terme-Lari, Castelfranco di Sotto, Crespina-Lorenzana, Palaia.
"Il nuovo piano industriale di Revet è orientato al massimo riciclaggio diei materiali raccolti– ha detto il presidente di Revet Valerio Caramassi- e se per i metalli, i poliaccoppiati e il vetro il riciclo è sempre stato garantito, così come per le frazioni nobili delle plastiche (il PET delle bottiglie di acqua, l'HDPE dei flaconi dei prodotti igienizzanti), sono invece determinanti gli sforzi di ricerca e industriali fatti recentemente da Revet per arrivare ai Ri-prodotti in Toscana, che sono i nuovi manufatti o parti di prodotti realizzati dai partner Revet partendo dalle plastiche eterogenee, la frazione più difficile da riciclare, che infatti altrove continua ad essere destinata a recupero energetico o a smaltimento. Ringraziamo la Regione perché unica in Italia ha predisposto un sistema di incentivazione – ha concluso Caramassi – per far decollare la filiera del riciclo anche nei settori critici: con il riciclo è necessario operare in modo simile a come si è operato per le rinnovabili".
L’amministratore delegato di Quadrifoglio Livio Giannotti ha ricordato che le cinque aziende dell’ATO Toscana Centro (AER, ASM, CIS, Publiambiente e Quadrifoglio) nei primi 8 mesi dell’anno hanno inviato agli impianti di selezione e riciclo di Revet 16.966 tonnellate di imballaggi in plastica, con capofila Quadrifoglio che ha avviato agli impianti di Pontedera oltre 7800 tonnellate di imballaggi costituiti da polimeri riciclabili. WIl premio di oggi – ha detto Giannotti - che ha visto tra i protagonisti una città complessa come Firenze, deve stimolare tutte le amministrazioni del nostro ATO a fare di più nella pratica degli “acquisti verdi”, in questo caso con manufatti provenienti dai processi di selezione e riciclo delle plastiche eterogenee. Come gestori il nostro impegno è facilitare ai cittadini le operazioni di conferimento dei loro rifiuti differenziati e farlo ad un costo di servizio - e quindi di tariffa finale - che sia sostenibile, omogeneo, confrontabile".

21 mag 2014

LA FATTORIA DEI CLOCHARD: GIOVANE EX MANAGER CREA IN TOSCANA



DA MANAGER A CLOCHARD ...FINO ALLA 

"FATTORIA DEI CLOCHARD"

Dobbiamo comunicare, purtroppo, che quando un progetto sano, valido, di grande spessore che dimostra come l'animo e la mente umana  siano in grado di raggiungere alte vette, il "sistema" entra in azione per distruggere e affossare qualunque spinta verticale. E' ciò che è successo alla Fattoria, che è stata fatta chiudere attraverso i soliti giochi di potere. Nonostante ciò vi invitiamo a leggere il ns. articolo di seguito, primo perché il progetto proseguirà altrove e vale la pena di scoprire la grandiosità di queste persone, secondo perché nessuno deve arrendersi di fronte ai monotoni e obsoleti ostacoli del "sistema". 
DI SEGUITO IL NS. ARTICOLO
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Si chiama Walter Molteni ed è nato a Marsiglia, ma è cresciuto in Italia. Nel suo curriculum: una laurea in sociologia, un dottorato negli USA e un posto da manager in una catena di supermercati a Milano.  Nel 2004 la catena fallisce  e Wainer resta senza lavoro. Dopo un anno senza trovare un nuovo impiego, da manager di successo Wainer diventa un senzatetto.
Ma non si è mai dato per vinto e, dopo 8 anni da clochard, nel 2012 ha inaugurato a Serravalle Pistoiese (in Toscana) “La Fattoria dei Clochard”, un agriturismo e un progetto sociale volti al reinserimento dei senza fissa dimora nella società. Oggi la Fattoria si autofinanzia ed ha già reinserito ben 13 persone.
ECCO COSA RACCONTA
DOMANDA. Da manager a clochard: com'è stato possibile?
RISPOSTA. Non ho una famiglia: mia madre è morta nel 1994 e mio padre l’ha seguita un anno dopo. L'orgoglio e la volontà di farcela da solo mi hanno impedito di chiedere aiuto ad amici e conoscenti. E così sono finito per strada.



D. Davvero non è riuscito a trovare un altro lavoro?
R. Era il 2004 e le aziende cominciavano già a non assumere. Io ho cercato qualunque tipo di impiego. Nella maggior parte dei casi mi dicevano che ero troppo qualificato. Ho anche falsificato il curriculum, togliendomi competenze, presentandomi come diplomato o solo in possesso di licenza media. Ma non ho trovato nulla, nemmeno come lavapiatti.
D. Quella della strada è stata una scelta obbligata, quindi?
R. Certo. Non sono di quelli che vogliono far passare il concetto romantico di clochard. Si soffre il freddo e la fame, non ci si può lavare e si diventa un emarginato della società. Io lo sono stato per otto anni.
D. In quel periodo ha continuato a cercare lavoro?
R. No, quando sei un senza fissa dimora non puoi. È la società stessa che ti emargina. Se non hai un domicilio non puoi rinnovare i documenti e dopo un po’ che ti trovi in una città ti danno anche il foglio di via. A Milano ne ho collezionati cinque, a Genova due, diversi in altre città, anche all’estero. Sei inesistente, non hai neanche il servizio sanitario. Se ti operano ti cacciano fuori dall’ospedale con i punti freschi.



D. Quindi, come ha vissuto?
R. All’inizio passavo le notti nel dormitorio di via Maggianico, a Milano, e mangiavo nelle mense per bisognosi. Quando hanno deciso di chiuderlo, con altri senza tetto l’abbiamo occupato e abbiamo ideato il sindacato Clochard alla riscossa. In seguito, abbiamo fatto la stessa cosa con altri 26.
D. E poi che cosa è successo?
R. Ho deciso di dormire per protesta davanti alla casa dell’ex sindaco di Milano, Letizia Moratti. Precisamente, sul suo zerbino. È da quel momento che i miei compagni clochard mi hanno battezzato «il sindaco dei barboni».
D. Che cosa volevi ottenere?
R. Avrei voluto realizzare un progetto di reinserimento dei barboni nella società, quello che oggi è Serravalle Pistoiese.
D. E il sindaco l'ha aiutata?
R. All’inizio era diffidente: doveva letteralmente scavalcarmi quando rientrava in casa. non mi parlava, si spaventava. Poi sono riuscito ad avvicinarla ed è cominciato il dialogo.
D. E poi?
R. Alla fine, il sindaco ha fornito a me e al mio socio un appartamentino in comodato d’uso: abbiamo iniziato con le operazioni di primo aiuto, come la raccolta dei vestiti usati e la consegna di pacchi alimentari. Poi abbiamo collaborato ai piani antifreddo del Comune. Infine, grazie a finanziatori privati, siamo riusciti a prendere in affitto un casale a Serravalle Pistoiese, in Toscana, dove abbiamo iniziato a coltivare un uliveto e ad allevare animali. E, infine, abbiamo aperto un agriturismo per reinserire i barboni nella società e nel lavoro.



D. Continuate a vivere grazie a finanziamenti privati?
R. No, in cinque mesi eravamo in pari e in sei già in attivo. Ci autofinanziamo e abbiamo già reinserito 13 persone, che lavorano con noi.
Abbiamo più di 2500 clochard in lista d’attesa, che vogliono venire qui per imparare un mestiere. Tra un anno saranno una risorsa e con l’accantonamento di quanto guadagnato, 650 euro al mese più vitto e alloggio, potranno riprogettare la propria vita.
D. Quali sono i progetti futuri?
R. Stiamo per aprire altre strutture simili. Una in provincia di Cesena e l’altra sopra Pontremoli, dove ci hanno lasciato in eredità due colli e un intero borgo diroccato. Per ora abbiamo sistemato solo una casa ma il nostro obiettivo è farlo rivivere tutto per aiutare intere famiglie, invece di farle smembrare dai servizi sociali.
D. Che rapporto ha con i clochard ora?



R. Sono un punto di riferimento per loro ed è fantastico. Tra i senza tetto ho trovato una famiglia. Chi vive in strada e non ha perso il cervello è una forza della natura. Io sono uno di loro e lo sarò per sempre.
D. Com’è stato ricominciare a vivere sotto un tetto e ad avere un lavoro?
R. Bello, meraviglioso. Se si guarda avanti, nonostante sia dura, si può sopravvivere. E io ho sempre saputo che ne sarei uscito.


 (tratto da: 
http://www.lettera43.it/fatti/molteni-riscatto-da-clochard_4367580078.htm;
http://clochardallariscossa.wordpress.com/progetti-2/)

24 mar 2014

STUDENTI TOSCANI INVENTORI !!!!

Giovani Toscani Ingegneri

La mostra ‘Nice To Meet You – Tecnologia e innovazione nella didattica’, iniziativa del più articolato progetto didattico-scientifico ‘Pianeta Galileo’, si conferma l’appuntamento più importante per le scuole del territorio per dimostrare l’ingegno, la creatività e l’abilità tecnico-costruttiva dei propri studenti. 

A Palazzo Ducale a Lucca, si è svolta la rassegna espositiva  di numerosi alunni degli istituti superiori e medi.

La sala Staffieri e la Galleria Ammannati sono stati trasformati in un grande laboratorio 

della creatività e della tecnica a cui hanno contribuito, quest’anno, 17 istituti scolastici della 

provincia di Lucca, tra cui le scuole che fanno parte del progetto interdisciplinare 


“Robotica in Rete”,


 Tra le “apparecchiature” più interessanti e gettonate spicca l’eco-kart, un simulatore 
realizzato dagli studenti dell’Isi “Simoni” di Castelnuovo Garfagnana che hanno utilizzato un vecchio go-kart sostituendo il motore a scoppio con un propulsore elettrico e collegando la macchina ad un pc e ad un monitor. 

Il progetto, tra l’altro, ha ottenuto il patrocinio dell’Assindustria Lucca e il sostegno della Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca. 

Nella sale sono stati esposti macchinari di ogni tipo:

 alcuni finalizzati al risparmio energetico (mini pannelli solari che alimentano un circuito elettrico);

 piccoli robot di vario genere; 

casette ecologiche; 

costruzioni elettriche realizzate con la Lego;

 ma i visitatori hanno assistito anche a esperimenti chimici e dimostrazioni del funzionamento di strumenti e apparecchi (ad esempio un piccolo cancello elettrico) o di altre “diavolerie” frutto dell’ingegno dei giovani inventori inclini alla domotica e alla robotica. 

La mostra “Nice To Meet You”, rientra nella 10ª edizione di ‘Pianeta Galileo’,il progetto promosso dal Consiglio regionale della Toscana, in collaborazione con la Provincia di Lucca con lo scopo di avvicinare i giovani e sensibilizzare studenti e cittadini al tema della scienza e della tecnica.

Leggi questo articolo su:

 http://www.gonews.it/2014/pianeta-galileo-palazzo-ducale-invaso-dalle-invenzioni-degli-studenti-del-territorio/



17 mar 2014

STORIE D'INNOVAZIONE DALLA TOSCANA:IL LATTE CHE NON SI BEVE MA SI INDOSSA.


“Nessun fondo per start up, dobbiamo ringraziare le nostre famiglie e i nostri sforzi”. Antonella Bellina racconta sua impresa , la voglia (e il gusto) di farcela.

Avete mai pensato di potervi vestire totalmente di latte?

“L’utilizzo della sua fibra in ambito tessile risale al periodo autarchico, intorno agli anni ’30, noi ci siamo ‘limitate’ a reinterpretare la materia dandole un tocco più contemporaneo” spiega Antonella Bellina, ideatrice con Elisa Volpi di “DueDiLatte“.La principale novità consiste nel totale utilizzo della fibra di latte nella realizzazione dei prodotti: che sia intero, di riso o parzialmente scremato non ha importanza. Può essere indossato. Recuperando gli scarti del latte sulla scia della tradizione toscana, nel 2013 nasce questo brand, lo scopo è quello di creare un prodotto innovativo da nuovi tipi di lavorazioni. “Il ‘matrimonio’ con Elisa- racconta Antonella- è nato praticamente in contemporanea allo sviluppo del progetto. Ci siamo conosciute in ambito lavorativo, dove ci occupavamo rispettivamente dello stile e del marketing. Personalmente ho sempre seguito la ricerca e lo sviluppo di materie prime particolari e conoscevo la fibra di latte già da qualche tempo, ma è stato solo con l’unione dei nostri know-how che il progetto DueDiLatte ha preso vita.”

“Chi è stato il primo a credere nel vostro progetto? Avete partecipato a dei bandi per start up?” chiedo.

“Le nostre rispettive famiglie. Non abbiamo ricevuto alcun tipo di agevolazione, aiuti, finanziamenti alle start up (di cui tanto si sente parlare ma che nessuno ha mai visto). Fortunatamente abbiamo allacciato importanti collaborazioni con figure professionali che ci hanno aiutato allo sviluppo delle nostre attività, come per esempio Francesco Corsentino, web developer & strategist: grazie a lui DueDiLatte ha un’identità multimediale. Inoltre, abbiamo trovato fornitori toscani che, nonostante la nostra sia una piccola realtà, hanno creduto nel progetto con professionalità seguendolo nelle sue varie fasi di sviluppo.”

Sulla base della vostra esperienza, cosa consiglieresti a un giovane che avesse l’intenzione di dare vita al proprio progetto in un periodo storico non proprio “facile”?

“Partire completamente da zero non è semplice, noi abbiamo avuto il sostegno delle nostre famiglie, senza le quali non avremmo potuto avere una linea di credito bancario. Mi sento comunque di non scoraggiare chi vuol realizzare un sogno, ma certamente bisogna avere le idee ben chiare, i piedi ben piantati in terra, valutando tutti i rischi e soprattutto tanta voglia di lavorare.”

A Pitti Uomo, quest’anno, diversi buyer hanno apprezzato il vostro lavoro. Come si ripercuote la crisi nostrana sulla vostra attività? Riuscite ad avere anche un mercato interno o vi limitate all’estero?

“La scelta dei buyer esteri è stata quasi naturale, in quanto proponiamo un prodotto con un valore intrinseco qualitativo (per il tessuto e la lavorazione) alto. Questo al di là dei confini nazionali viene percepito immediatamente, valorizzato e premiato. DueDiLatte viene attualmente distribuito in Giappone, Canada, Cina e Russia in department store di pregio. In Italia si incontrano maggiori difficoltà, da un lato per la situazione economica attuale, dall’altro per l’incertezza della solvibilità dei commercianti e per un difficile recupero del credito. La nostra è una piccola realtà imprenditoriale che non può permettersi di anticipare ingenti capitali per sostenere e consegnare produzioni senza la certezza del pagamento e dunque, anche se a malincuore, la selezione è stata abbastanza naturale. In ogni caso, alcune boutique a Milano, Messina e Roma, così come in Toscana- a Pontedera e Pisa per la precisione- hanno creduto in noi acquistando i nostri prodotti. Pochi giorni fa abbiamo partecipato al “Green Tech Festival” di Pisa, speriamo di aver contribuito apportando una nuova concezione di moda, legata allo stile ma anche alla qualità” afferma Antonella. Inoltre, ci tiene a sottolineare che il 100% della lavorazione avviene in Toscana: “dall’ispirazione fino al raggiungimento del prodotto finale” .

Avete recentemente iniziato a vendere i vostri vestiti in uno store online: quale apporto pensi possa dare l’e-commerce alla vostra attività?

“L’e-commerce nasce da una delle collaborazioni di cui ho parlato precedentemente. Francesco Giacomelli – che si occupa della vendita di brand emergenti in Internet- ha sposato la filosofia DueDiLatte ponendo sotto i riflettori le nostre magliette. Lo store www.vanitydream.com è uno dei nostri clienti, con l’unica differenza che questo è una “vetrina sul mondo”. Entrambe crediamo molto nell’e-commerce e, in generale. in tutte le nuove forme di comunicazione multimediale.”

tratto dal seguente link: PRONEWS